Erano giorni finiti a pezzi di amori arresi
Pallidi entusiasmi e concorsi a premi
Giorni indigesti di sogni appesi
A promesse scambiate a tasso variabile
Erano giorni messi in busta e già timbrati
Di facili attese spese a comode rate
Erano giorni presi in prestito e poi taggati
Passate a fare il frocio col culo negli altri
E ogni volta tutti a dire:
Ma che bella storia!
Che bella storia!
E ogni volta tutti a dire:
Ma che bella storia!
Che bella storia!
Erano giorni insonni appoggiati al comodino
Tra la sveglia e un libro che non vuole finire
Giorni che ci si perdeva come da bambino
Di mete inseguite solo al cellulare
Erano giorni armati di pistole a salve
Percorsi a ritroso mirando alla luna
Erano giorni trascorsi pensando altrove
Di parole dette in codice o mai ascoltate
E ogni volta tutti a dire:
Ma che bella storia!
Che bella storia!
E ogni volta tutti a dire:
Ma che bella storia!
Che bella storia!
Solo tu che mi parlavi della crisi
Solo tu che mi parlavi della crisi
Erano giorni di certezze vendute in contanti
Di sorrisi sicuri resi ai migliori offerenti
Giorni di voci suadenti e fiati pesanti
Di sacre messe in suffragio universale
Erano giorni preziosi sparsi ai quattro venti
Di polveri bianche stese nei salotti buoni
Erano giorni allo spiedo strappati con i denti
Giorni che a volte era dura anche cominciare
E ogni volta tutti a dire:
Ma che bella storia!
Che bella storia!
E ogni volta tutti a dire:
Ma che bella storia!
Che bella storia!
Solo tu che mi parlavi della crisi
Solo tu che mi parlavi della crisi
Solo tu che mi parlavi della crisi
Solo tu che mi parlavi della crisi
Solo tu che mi parlavi della crisi
Solo tu che mi parlavi della crisi
Solo tu che mi parlavi della crisi
Solo tu che mi parlavi della crisi
Della crisi
Solo tu che mi parlavi della crisi
Solo tu che mi parlavi della crisi
Solo tu che mi parlavi della crisi
Solo tu che mi annunciavi questa crisi
Questa crisi