Posso sentire il mondo piangere dalla mia stanza
sento un colpo di pistola, bambini che giocano in piazza
sento i clacson strillare in lontananza
sento le sirene della polizia o forse è un'ambulanza
sento il rumore della pioggia che cade sulle strade, sulle case
sento ogni maledetta goccia
sento il sole e il suo calore sul mio corpo
sento i complimenti
sento l'invidia in sottofondo
e sento il vuoto immenso, lo ascolto in silenzio
sento l'eco del mio eco, lo inseguo l'ho perso
sento la solitudine
sento che provo a dargli un senso
sento che è inutile
sento mia madre, le sue carezze, i suoi baci, i suoi abbracci, le sue grida, le sue assenza
sento un dolore atroce
sento l'energia
sento di avere un talento
sento la mia voce che rimbomba
sento l'erba e il suo profumo
sento il grinder che la trita
sento il fumo sulle dita
e sento il mare, i gabbiani, le navi, l'acqua, l'aria, la sabbia, le sue labbra, le sue mani, la terra, le cicatrici,
io sento la guerra, mitragliatrici e bombe,
sento un circo un bimbo urla, i tamburi, e le trombe
sento di dovere, di potere andare oltre
sento il marmo nel salotto
sento il marmo sulle tombe
sento la sconfitta, il fallimento, la disperazione, la rabbia, l'odio, l'oblio, l'autodistruzione
sento il vento, il freddo sulla faccia, taglia come un coltello
sento mio fratello che mi abbraccia
sento la tua pelle scura, come il segreto che ti porti dentro
sento la mia, sento la tua paura
sento la stanchezza, la fatica
sento la gioia, la realizzazione, il sogno di una vita
Sento una folla che grida il mio nome.