L'infanzia di Maria / La tentazione - Premiata Forneria Marconi
Tekst piosenki
Album: A.D. 2010 - La buona novella (2010)
Forse fu all'ora terza,
forse alla nona,
cucito qualche giglio
sul vestitino alla buona.
Forse fu per bisogno,
o peggio per buon esempio,
presero i tuoi tre anni,
e li portarono al tempio,
presero i tuoi tre anni
e li portarono al tempio.
Non fu più il seno di Anna,
fra le mura discrete
a consolare il pianto
a calmarti la sete.
Dicono fosse un Angelo
a raccontarti le ore,
a misurarti il tempo
fra cibo e Signore,
a misurarti il tempo
fra cibo e Signore.
Scioglie la neve al sole,
ritorna l'acqua al mare,
il vento e la stagione
ritornano a giocare.
Scioglie la neve al sole,
ritorna l'acqua al mare,
il vento e la stagione
ritornano a giocare.
Ma non per te bambina,
che nel tempio resti china.
Ma non per te bambina,
che nel tempio resti china.
E quando i sacerdoti
ti rifiutarono alloggio,
avevi dodici anni
e nessuna colpa addosso,
ma per i sacerdoti
fu colpa il tuo omaggio,
la tua verginità
che si tingeva di rosso,
la tua verginità
che si tingeva di rosso.
E si vuol dar marito
a chi non lo voleva,
si batte la campagna,
si fruga la via.
Popolo senza moglie,
uomini d'ogni leva,
del corpo d'una vergine
si fa lotteria,
del corpo d'una vergine
si fa lotteria.
Sciogli i capelli e guarda, già vengono...
Guardala, guardala, scioglie i capelli
sono più lunghi dei nostri mantelli.
Guarda la pelle, tenera, lieve,
risplende al sole come la neve.
Guardala, guardala, scioglie i capelli
sono più lunghi dei nostri mantelli.
Guarda la pelle, tenera, lieve,
risplende al sole come la neve.
Guarda le mani, guardale il viso,
sembra venuta dal Paradiso.
Guarda le forme, la proporzione,
sembra venuta per tentazione.
Guardala, guardala, scioglie i capelli
sono più lunghi dei nostri mantelli.
Guarda le mani, guardale il viso,
sembra venuta dal Paradiso.
Guardala, guardala, scioglie i capelli
sono più lunghi dei nostri mantelli.
Guarda le mani, guardale il viso,
sembra venuta dal Paradiso.
Guardale gli occhi, guarda i capelli,
guarda le mani, guardale il collo
guarda la carne, guarda il suo viso,
guarda i capelli del Paradiso.
Guarda la carne, guardale il collo,
sembra venuta dal suo sorriso,
guardale gli occhi, guarda la neve,
guarda la carne del Paradiso.
E fosti tu Giuseppe
un reduce del passato,
falegname per forza,
padre per professione
a vederti assegnata
da un destino sgarbato
una figlia di più
senza alcuna ragione,
una bimba su cui
non avevi intenzione.
E mentre te ne vai,
stanco di essere stanco,
la bambina per mano,
la tristezza di fianco,
pensi: "Quei sacerdoti
la diedero in sposa
a dita troppo secche
per chiudersi su una rosa,
a un cuore troppo vecchio
che ormai si riposa".
'Secondo l'ordine ricevuto,
Giuseppe portò la bambina nella propria casa,
e subito se ne partì
per dei lavori che lo attendevano
fuori dalla Giudea.
Rimase lontano quattro anni'.